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venerdì 19 novembre 2010

Perché mi piace quello che faccio/3. Fazio e i cataloghi

Mi piace quello che studio anche perché adesso, grazie a Fazio, tutti sanno che cos'è una lista e che effetto incantatorio/affabulatorio/interattivo possa essa avere con il pubblico; quindi, è giunto il momento di rivelarvi che anche io, da molto prima di Fazio, mi occupo di cataloghi e nello specifico, di cataloghi greci arcaici. E i cataloghi, ai greci di epoca arcaica come a noi oggi, piacevano ed esaltavano parecchio.

Iliade VII 125-127


ἐσθλὸς Μυρμιδόνων βουληφόρος ἠδ᾽ ἀγορητής,  
ὅς ποτέ μ᾽ εἰρόμενος μέγ᾽ ἐγήθεεν ἐνὶ οἴκῳ  
πάντων Ἀργείων ἐρέων γενεήν τε τόκον τε.

(...) il nobile consigliere e oratore dei Mirmidoni,
che un tempo gioiva nell'interrogarmi, nella sua casa,
a proposito di tutti gli Argivi, delle loro stirpi e discendenze.

I Greci amavano soprattutto ascoltare liste di nomi di eroi od eroine, accompagnati dalla menzione delle genealogie, e questo perché tutte le famiglie nobili dell'epoca facevano rimontare i loro avi - definendo, in questo modo, il loro status di fronte al resto della comunità - ad uno o più eroi del mito. Ascoltare i cataloghi degli eroi presenti alla guerra di Troia o delle eroine che Ulisse incontra nel regno dei morti, insomma, era per l'uditorio come ripercorrere le radici della comunità, come sentire riaffermata la propria identità, come riguardare un album di famiglia in compagnia degli ospiti più illustri.
Definire, oggi, il perché di certe liste che ci sono arrivate tramite Iliade od Odissea non è operazione semplice: bisogna passare in rassegna quanto sappiamo di quell'epoca, di quel contesto, di quei pubblici, di quei miti, per arrivare a proporre ipotesi sui criteri che dettarono proprio quell'ordine e quella lista.

A volte mi fermo a fantasticare su cosa troveranno di noi i futuri abitanti di questa terra, magari tra duemila anni: forse si impossesseranno di una scaletta della trasmissione Vieni via con me e vi reperiranno un gran numero di elenchi. E si chiederanno, come fanno oggi gli omeristi: ma davvero gli antichi trovavano piacere in questi sbrodolanti cataloghi? Che cosa dicevano loro di significativo, tali liste, per indurli a restare appesi alla tv per una sera intera? E allora si metteranno a studiare la situazione politica odierna, la destra e la sinistra, la camorra e la mafia, la chiesa e l'eutanasia....e, chissà, magari una fanciullina del 40esimo secolo si spremerà le meningi per tre anni e ne farà uscire una tesi di dottorato: in bocca al lupo a lei, allora!


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