MOLTEPLICI INIZI.


A proposito di:

interculturalità - scuola - letture - frivolezze - risparmio - poesia - creatività - viaggi - pande - giardinaggio ... e bizzarrie varie.

sabato 13 novembre 2010

Petit coin

Per commemorare l'uscita del nuovo sondaggio, voglio condividere con voi qualche ricordo random di wc pubblici che hanno lasciato un segno indelebile nella mia vissuta esperienza di postulante vagabonda di toilettes.

Ho sempre odiato chi, al primissimo parlare di bagni, defecazioni, bisogni, sporcizia, pipì, mestruazioni e quant'altro, si scandalizza e impone un religioso silenzio in nome di una non meglio chiarita legge di decenza. Quando ero bambina, ci rimanevo sempre molto male e trovavo che venisse lesa la mia più sincera ed elementare libertà di espressione. Bene, è giunto ora il momento di vendircarmi, proprio con un bel post sui cessi.

Il peggior bagno pubblico dove mi sia mai capitato di evacuare non è facile da dimenticare: festival della letteratura, Mantova, bellissima città, fantastica atmosfera, bar promettente. Bagno in un sotterraneo, un mezzo metro quadro di ampiezza, turca, pavimento che non si riusciva a capire se era più sporco sulla turca o intorno ad essa, nessun sistema di chiusura, nessuna finestra, tanfo pazzesco, animaletti vaganti.
Terribili sono anche, incredibilmente, i bagni della facoltà di lettere di Roma3, dipartimento di studi sul mondo antico: al posto dell'anitra wc pare usino succo di pomodoro avariato, visto che la parte inferiore del water presenta inquietanti righe rosse anche appena si è tirata l'acqua; lo sciacquone, inoltre, si ricarica dopo circa mezz'ora dall'uso: si consiglia ai gruppi di amici di tenerne conto e di usare - ecologicamente - un'unico scarico per più di un'"emissione".
Meraviglioso, luccicante, degno dei migliori alberghi a 5 stelle, è invece, e se passate di lì ve lo consiglio proprio, il bagno del bar di piazza Venezia che trovate nel lato della piazza di fronte all'altare della patria, verso l'angolo. Unico neo: il water per handicappati....voi non lo trovate imbarazzante? io non ci arrivo (non sono altissima).... :(
Sfatiamo poi un mito duro a crollare: i cessi della biblioteca di lettere dell'università della svizzerissima Losanna sono o-r-r-i-d-i, e la cosa incredibile è che li lavano tre, quattro volte al giorno: traetene voi le debite conclusioni sulle abitudini igieniche degli studenti d'oltralpe.
Non tradiscono mai, invece, un po' come i bagni degli autogrill, le toilettes dei musei, sperimentate come ancore di salvezza durante le vacanze più spartane, o come luoghi di momentaneo sollievo dopo maratone artistiche di intere giornate: sempre puliti, ordinati, profumati, con carta igienica in abbondanza, acqua che si aziona automaticamente e piastrelle dai colori garbati. Da non perdere, ovunque vi troviate, ad Atene come a Parigi, a Roma come a Londra. Anche qui, un solo, marginale, difetto: gli asciugatori di mani ad aria; io mi spazientisco sempre e finisco con l'asciugarmi nella camicetta...

..e voi? ricordi indelebili di bagni pubblici, ne avete?
P.s. (votatevotatevotatevotate...stavolta dobbiamo superare la barriera degli 8 voti!!!)

11 commenti:

  1. Visto che siamo per la libertà di espressione, condivido il mio ricordo più orrido: bagno della fac. di lett. di PD, ove qualche ragazza assolutamente cretina lasciava regolarmente assorbenti usati schiacciati dietro il termosifone, perchè per raggiungere il cestino sarebbe dovuta uscire dalla toilette allo spazio dei lavandini, usato solo da donne peraltro, e rischiare - ommioddìo - di essere vista per ben 3 secondi con un assorbente in mano.
    La cosa ancor più assurda è che questo comportamento ha portato ad una sorta di forum di scritte a pennarello sulla porta del bagno, di gente che insultava o difendeva questo comportamento, insozzando ulteriormente il locale.
    Bagni assurdi sono anche quelli delle facoltà francesi, semplici water incassati nel muro e per nulla isolati dal corridoio dove il tuo prof sta chiaccherando mentre tu, nel bagno, hai un attacco di diarrea fulminante.
    Altra esperienza straniante è l'uso del bagno chimico, che alla vista sembra una fogna a cielo aperto, ma magicamente non si sente alcun odore...
    Bagni meravigliosi sono invece in certe stazioni, e nei treni tedeschi a lunga percorrenza.
    E ho votato, eh!

    RispondiElimina
  2. Bagno più bello del mondo (opinione fondata su basi scientifiche): Harrods(giuro che vi ero entrata solo in cerca della toilette).

    Bagno "scuola di vita" (Tinni, so che condividi): la latrina del campo estivo.

    RispondiElimina
  3. Je t'avoue que j'arrive pas à tout comprendre dans ce que tu écris. Mais je trouve ça cool que tu te sois mis à tenir un blog, et en plus tu écris souvent dessus ! Et aussi, j'aime beaucoup ta photo !
    Voilà...
    Bisous !
    Val

    RispondiElimina
  4. @ Niculet e Ipazia: bravissime, speravo proprio in qualche truculento commento alla faccia della buon costume!
    @ Val: quel plaisir de te lire sur mon blog! merci pour tous les compliments, et tiens compte du fait que c'est meme grace à ton "exemple" que j'ai commencé cette adventure du blog! :) Les fleurs sont celles du balcon à moi...poussés avec mon amour et mon soin!! Bisous à toi!

    RispondiElimina
  5. Accidenti, sui cessi avrei enciclopedie da scrivere. E' vero che i peggiori e i migliori li trovi dove meno te lo aspetti. Spero di aver tempo di scrivere qualcosa.

    RispondiElimina
  6. http://www.youtube.com/watch?v=F_YqflgX8-0&f

    RispondiElimina
  7. le esperienza peggiori che abbia mai avuto fu in caserma una volta che fui di piantone: l'orripilante visione di quello che riportò su l'acqua dello sciacquone mentre riempiva la turca otturata e il dover ripulire dopo che fu sturata con la pompa a pressione. resistetti all'urto di vomito e fu come una vaccinazione per gli anni a seguire. il bagno più bello per me è invece in un crotto di chiavenna: una bellissima costruzione in pietra, tenuta sempre pulita dai gestori (almeno fino a tre anni fa). è poi un'esperienza da fare il passaggio nei bagni automatici della metropolitana milanese. bisogna fare tutto con i tre strappi di carta igienica concessi e in un determinato intervallo di tempo, pena il lavaggio automatico e l'esposizione al pubblico ludibrio per la riapertura automatica temporizzata della porta

    RispondiElimina
  8. io invece voto per le turche: se fanno schifo, perlomeno ci metto solo i piedi e non devo esibirmi in strane acrobazie.
    i wc per handicappati sono altissimi anche per me (come fanno loro, resta un mistero).
    bagno peggiore: una roba in Grecia, o quelli delle navi. al contrario, evviva evviva i cessi nei paesei musulmani: sempre lindi, puliti, profumati e attrezzati, anche nelle peggiori stamberghe.

    RispondiElimina
  9. Ehi, Lanoisette, che piacere trovarti qui! Grazie per il tuo contributo prezioso, stavo giusto meditando una vacanzina turca e questa notizia fa guadagnare punti alla meta!

    RispondiElimina