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mercoledì 17 agosto 2011

Uolter

Uolter (che immagino si scriva Wolter ma non gliel'ho mai chiesto, a lui, di persona) è un cane di medio-grossa taglia, di pelo grigio e di nessuna razza. Non è proprio un figaccione del mondo canino, Uolter, diciamocelo. Giusto per usare una litote, che fa molto manzoniano.

Uolter è nato in una famiglia in cui il passatempo principale del padre era prendere il suddetto Uolter a bastonate. Un giorno in cui il capofamiglia si sentiva piuttosto ispirato ha invece pensato di cospargere Uolter di benzina e di dargli fuoco.

Non so come sia finita la storia della Uolter-combustione; credo che alla fine l'inventivo personaggio abbia avuto un'altra idea folgorante del tipo già che ci siamo infiliamo il gatto di casa in lavatrice e su due piedi abbia rimandato il falò a data da destinarsi.

Fatto sta che un giorno la Protezione Animali ha prelevato Uolter dall'amorevole nucleo famigliare da cui era stato allevato ma poi non sapeva dove piazzarlo. E un mio amico, che abitava lì vicino, ha deciso di prendere Uolter con sé.

Qualche settimana fa Tinni è andata a trovare il suo amico, che non vedeva da tempo. Chi conosce bene Tinni SA che il cane, di norma, non è proprio il suo animale preferito, anzi, diciamola tutta, che Tinni generalmente cambia marciapiede quando incrocia un guinzaglio e si informa preventivamente prima di andare a casa di qualcuno, pena la non-discesa dall'auto finché il cane non sia stato murato vivo in una stanza inaccessibile.
Insomma, la nostra Tinni è andata a trovare il suo amico e appena è scesa dalla macchina per suonare il campanello Uolter le è trotterellato incontro con una faccia che sembrava dicesse amami, io già ti adoro.

Perché il nostro caro, vecchio, Uolter, dopo tutta la storia della combustione e delle legnate e del bastone e dell'odio, invece di maturare una - a mio parere più che legittima - avversione per l'intera categoria degli esseri umani a due zampe, no, lui no, dopo tutta questa storia, appena si è trovato in una casa dove il suo nuovo padrone gli dedicava l'affetto che normalmente tutti dedicano ai propri animale domestici compresi i pesci rossi che di solito dopo una settimana muoiono e nessuno si ricorda più di loro, bhe, Uolter ha iniziato ad amare incondizionatamente il prossimo.


Pertanto, dicevamo, Uolter è corso incontro scodinzolando con la sua coda pulciosa alla nostra eroina, si è avvicinato pacatamente a lei come se sapesse del suo passato non proprio roseo con la razza canina, ha spostato la testa su un lato, ha sorriso (sì sì intendo proprio sorriso) e poi si è sdraiato con una mossa felina per terra, pancia all'aria, muovendo le zampe e chiedendo una grattatina. Così, senza che Tinni avesse il tempo di dire aiuto.

Da lì, Uolter e Tinni si sono amati. Si sono amati come solo un cane che ha rischiato di essere bruciato dal suo padrone e una ragazza che odia i cani si potevano amare.
Ed è stata puzza, zanzare, peli, batuffoli, graffi, leccate, saliva tutto il pomeriggio. Quando si dice il colpo di fulmine.


3 commenti:

  1. Uolter è davvero quello della foto?

    Sai, solo per curiosità, per una questione di taglie canine.

    Marco

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  2. Certo che è lui, ma dalla foto sembra più piccolo di come è in realtà!

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  3. Si, hai ragione, è più grandicello di quello che potrebbe sembrare.

    Domandina: ma visto che siamo in estate, in pieno agosto, con calura estiva in aumento, che ne pensereste di una bella tagliata di baffoni? Così, per rinfrescarlo un pochino dalla sua copertura invernale cresciuta tanto.

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