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lunedì 20 settembre 2010

Inciviltà su due ruote

Oggi pubblicherò un post con contenuti poco popolari. Siete avvisati, dunque.
Oggi parlerò di inciviltà su due ruote e, no, non mi riferirò ai motorini (bhe, parlare male di quelli è un po' come sparare sulla croce rossa...), bensì alle biciclette ed in particolare ai loro guidatori, della cui categoria faccio parte anche io.
Però, IO, quando arrivo ad un semaforo che mostra il colore rosso, MI FERMO. Mi fermo e aspetto il mio turno, come se fossi un automobilista, come se fossi un pedone.
Quello che proprio non tollero, sulla strada, sono i ciclisti che non rispettano i semafori (e parliamo di strade normali, non di piste ciclabili, beninteso), che arrivano sparati sotto al semaforo e li riconosci subito, perché non accennano minimamente a frenare; arrivano a pelo a pelo dell'incrocio, gettano una sbrigativa occhiata di qua e di là e lo vedi proprio che il loro sogno, la loro massima aspirazione, è di non dover nemmeno mettere un piede giù per appoggiarsi prima di poter ripartire per il semaforo successivo.
Ora, a parte il fatto che mi chiedo come mai non ne muoiano a frotte, di ciclisti così (lo fanno per esempio attraversando i viali di Bologna, dove le macchine guidano a 80 km all'ora), la mia seconda domanda è: ma se facessimo tutti così, noi poveri ciclisti che ci umiliamo a fermarci al rosso e ad appoggiare non uno, bensì due piedi a terra per fermarci, e che ci sorbiamo tutto lo smog delle auto e sentiamo il sudore colare e lo zaino segarci le spalle, se facessimo tutti così, avete idea di che casino ci sarebbe ad ogni incrocio??? Avete idea della mole di attraversamenti selvaggi che si sarebbero e degli scontri tra bici e delle inchiodate di auto e delle strombazzate per la gioia di chi dorme lì vicino e dei pedoni spaventati e dei vigili mobilitati che ci troveremmo ad affrontare?
Che poi, appunto, a nessuno piace fermarsi in corsa, e men che meno in mezzo a delle rumorose ed invadenti macchine, ma se lo dice il codice della strada, si fa, punto.
E se si mettessero a fare così anche le macchine? Certo, ci sono un sacco di semafori in cui anche se hai rosso potresti passare perché dall'altra parte non viene nessuno, ma non per questo è consentito attraversare: se no, ci sarebbe il dare la precedenza, come segnale, micca il semaforo.
Io lotto tutti i giorni, come ciclista, per affermare la mia dignità come mezzo di circolazione previsto dall'articolo 182 del codice della strada, lotto tutti i giorni con il mio campanello che trilla (peggio quasi della lancia di don Chisciotte) perché le auto mi riconoscano come un'interlocutrice degna, perché i pedoni abbiano di me lo stesso timore che hanno delle auto, ma se poi la maggior parte delle biciclette non rispetta il codice della strada, come possiamo pretendere i nostri diritti? Come possiamo avere ragione negli incidenti, se guidavamo in contro-mano? Come possiamo arrabbiarci con il Comune che non ci fa le piste ciclabili quando creiamo disordine e caos ogni qual volta dobbiamo affrontare un banalissimo semaforo?

6 commenti:

  1. Sarò come te assai anticonformista, ma mi consentite una piccola polemica anche a me? Non solo i ciclisti, ma anche i pedoni dovrebbero attenersi al codice della strada. Un esempio: stai sulla tua bella bici aspettando il verde; bene, il verde finalmente arriva e tu incroci le dita nella speranza che una macchina non ti sorpassi e giri a destra o che uno parcheggiato apra lo sportello e ti tranci. Ok, superi questo step così complesso, superi l'incrocio e chi trovi dall'altra parte? Un bel pedone che, non ritenendoti pericoloso per la sua salute a causa della tua scarsa mole, decide di attraversare al rosso. Poco male, tu fai uno slalom rischiando che sopraggiunga una macchina e uccida te e il pedone... Ma no, il pedone è più furbo: o si ferma in mezzo alla strada, titubante sul da farsi, o accelera, finendo direttamente sotto le tue ruote. Ogni mattina mi chiedo: ma questi prendono il caffè prima di uscire? Dormono ancora tutti, prima entrare in ufficio?
    Sì, multe per tutti: macchine, bici e pedoni!

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  2. Si ringrazia Anonimo per il suo utile e prezioso contributo.

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  3. Semafori? Quali semafori? Ebbene sì, mi hai beccata, sono una di loro... su tante cose il mio approccio naturale è il tuo (se la regola c'è, si rispetta. Punto) ma sui semafori in bicicletta proprio ho un rifiuto... Vince sempre la fretta, la fatica di fermarsi e ripartire, e anche una certa stizza per l'inutilità di certi semafori, dove DAVVERO se sei un ciclista e passi non fai del male a nessuno. Però hai ragione, e non ho assolutamente scuse.

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  4. Si ringrazia caldamente anche Ipazia per la costruttiva autocritica.

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  5. Il semaforo rosso per me è il divertimento di un surplace, esibito li, davanti alla colonna d'auto. però sono quasi del tutto d'accordo, nel senso che, proprio per evitare "che una macchina non ti sorpassi e giri a destra", come dice anonimo, non trovo del tutto sbagliato anticipare il verde di qualche secondo semprechè nella strada che incrocia non passi più nessuno. comunque chi passa col rosso di solito non viene "stirato", per il semplice fatto che va solo se non arriva nessuno

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  6. Grazie Frank!!!! Che bello, uno dei primi commenti da persone che non conosco o a cui non ho segnalato personalmente il sito! Per quanto riguarda l'anticipare leggermente, mi trovi abbastanza daccordo, e quello è anche il motivo per cui, contravvenendo alla pura legge del codice della strada, io sorpasso a dx le macchine ferme al semaforo e mi piazzo davanti a loro in fila. Poi, però, non sono capace di fare il surplace e mi limito ad appoggiare barcollando i piedi....sigh.
    lo so che chi passa col rosso DI SOLITO non viene stirato, ma molti si arrischiano a passare anche con macchine in arrivo, e non calcolano che potrebbe loro succedere un imprevisto nell'attraversare (che so, perdere una luce, bucare, starnutire...) che sia tale da ritardarli...ok, sono un po' catastrofica, comunque grazie ancora per l'intervento! ;)

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