A Bologna, in centro, proprio sotto le due torri, dove inizia v. Zamboni, ormai da quasi un anno c'è un bizzarro personaggio che la mattina distribuisce i giornalini gratuiti di informazione. Ha i tratti somatici di un sudamericano e un particolare segno di riconoscimento: è sempre felice. Nel porgere il giornale alla miriade di persone che passa di lì, grida con aria entusiastica: "buon giorno, sarà una bella giornata, vedrà!" oppure "ciao!!! come va? buona giornata!", "ehi, ma ciao!!!". E quando qualcuno, come fa sempre la sottoscritta, rifiuta il giornale: "non importa, buona giornata anche a te!" e via dicendo.
Ha un sorriso molto bello, solare, e un grinta da vendere. Detto così, lo so, può suonare stucchevole e fastidioso, e vi assicuro che anche io, le prime volte che passavo di lì la mattina (se faccio quel percorso significa solo una cosa: che piove e che ho dovuto prendere l'autobus invece della bicicletta. ERGO: scazzo assicurato), lo guardavo avvicinarsi e brontolavo scettica tra me e me. Però, anche in quelle mattine, anche con i piedi già bagnati a causa dell'orribile pavimentazione del centro di Bologna per cui tutto è sempre un po' sconnesso e non si riescono ad evitare le pozzanghere perché è tutto una pozzanghera (solo chi lo ha sperimentato può capire il fastidio), anche con gli ombrelli dei passanti che ti sfiorano gli occhi (manco che la storia della tizia di Roma nella metro avesse insegnato qualcosa, pace all'anima sua!), anche con la pettinatura che ti si increspa dopo cinque minuti che sei uscito di casa, anche con tutti questi presupposti da nervoso in corpo, vi assicuro che non riuscivo a non sorridere per la tenerezza una volta incrociatolo.
E non solo io.
Facendo un po' di attenzione, ho cominiciato a notare che la proporzione di sorrisi lievi ed accennati, tra la gente, era più alta all'inizio di v. Zamboni che altrove.
E non solo tra i passanti.
Da qualche mese, infatti, nello stesso posto, anche la 'concorrente' del ragazzo sudamericano, quella per intenderci che distribuisce i giornalini di un'altra 'testata' (sempre che si possa chiamarla così..), che prima se ne restava immagonita in un angolo a distibuire i suoi esemplari e a lanciare occhiatacce al sorridente vicino, ha deciso, per sport, di adeguarsi alla nuova tendenza e ora sono due le voci, una maschile e roca, e una femminile dal forte accento bolognese, che ti salutano ogni mattina con il loro buon giorno gratuito.
Fermandomi un poco ad osservare di nascosto questo inconsueto fenomeno urbano, ho notato infine che la gente, anche se come percorso abituale dovrebbe restarsene sul marciapiede opposto, adesso attraversa di proposito la strada per farsi dare il giornale dai due. Spesso si vedono piccole deviazioni - quanto mai inusuali in un passante che se va al lavoro la mattina, tutto impegnato nei suoi pensieri e nei suoi problemi - , nei dintorni, che finiscono per portare al quel crocicchio, a quel saluto, a quella confidenza che loro ti danno pur senza magari averti mai visto né parlato prima.
Ebbene, dove sono le agenzie di marketing e pubblicità più famose del West? Dove sono gli uffici stampa dei maggiori partiti politici? Quest'uomo, ragazzi, va valorizzato! Non lasciamo che il Silvio lo scopra prima degli altri e lo metta a marcire in una televendita di materassi su Mediaset! Con questo qui, pure il PD può arrivare a vincere le elezioni; in coppia, poi, con uno scalmanato Di Pietro, questo, può puntare addirittura al 51 per cento! Codesto fanciullo, nel campo delle vendite, potrebbe fare comprare una FIAT punto ai tedeschi, o far assumere Ricercatori a palate da Dionigi!
Possibile che un simile talento debba rimanere confinato ad una banalissima ed ininfluente attività di distributore di giornalini?
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