Congiunzioni Coordinanti

Nel mondo della Morfologia italiana molto celebri sono i due fratelli (per la precisione trattasi di gemelli eterozigoti) E ed ED. Gli scrittori, i lettori, gli ascoltatori, i fruitori, i detrattori, gli estimatori (ok, la pianto) della lingua italiana si dividono, a tal proposito, in due nette categorie, parteggiando accesamente (sul mio amore per l'avverbio in -mente, cf. qui) o per l'uno o per l'altro e, di conseguenza, provando acuto fastidio per il fratello opposto. Perché, dovete sapere, i due fratelli si odiano ferocemente e sono rispettivamente portavoci di due schieramenti filosofico-politico-moral-stilistici che potremmo paragonare, per antiteticità, che so, alla destra dura e pura di Fini e alla sinistra democratica di Bersani (..come dite? Si stanno alleando tra loro? ah ok, facciamo finta che non l'abbia mai detto).
Facciamo qualche esempio.
E parteggia per la prosa semplice, scorrevole, eufonica, gli piacciono gli incontri di vocali, ama la lirica, le feste dell'Unità, lo gnocco fritto, è spensierato e non gli vanno a genio le forze di polizia;
ED, invece, è un topo di biblioteca, predilige la poesia, oppure la trattatistica tecnica, ha una memoria prodigiosa (specie per tutto ciò che riguarda la legislazione e i commi), è un fan della raccolta differenziata e possiede una moralità calvinista integerrima: se due vocali sono vicine, non si possono toccare.
Sono così diversi e così poco tolleranti l'uno nei confronti dell'altro (compreso E, che, di solito, è uno a cui piace sbandierare la propria tolleranza nei confronti dei diversi e dei discriminati), che nella stessa frase, insieme, circondati da vocali, non riescono proprio a stare: ne nasce sempre, prima o poi, una rissa, una nuvola di polvere che dà negli occhi al lettore e che fa perdere il senso del discorso.
Ma, a voi, chi piace di più dei due? Voi, per chi tifate? Per il barbuto ED, con la sua borsa di pelle da dottore, o per il pelato E, con la tracolla della Eastpack?