Stanotte ho fatto un sogno bizzarro. Sì, lo so che - come saggiamente afferma Plus1-etc. i propri sogni non si dovrebbe raccontarli a chicchessia (bellissima perla lessicale, peraltro), però sono sicura che questo vi piacerà. E, giuro, è tutto vero.
Stanotte ho sognato che per qualche strano motivo dovevo restare in lunga attesa di un fantomatico treno nella stazione della città in cui vive lo Scorfano: non so peraltro che città fosse, mi ricordo solo che c'erano molte salite. Per questo motivo, dunque, il caritatevole S. mi invitava a passare la serata chez lui, in compagnia dei seguenti elementi: la sua fidanzata, il Disagiato e altri non meglio noti.
Tinni ovviamente acconsentiva entusiasticamente. Veniva pertanto condotta nella magione del suddetto, che, contrariamente a quanto da lui recentemente affermato, si trovava non sul lago, bensì nello scantinato di una canonica (?): la festa a casa sua comprendeva dunque anche un prete, alias il padrone dell'immobile. Dovete infatti sapere che - secondo quanto mi raccontava nel corso della serata la fidanzata (che nel sogno era portoricana e assomigliava alla tizia che vedo tutti i giorni nella cucina del III piano della Maison) Scorfy non aveva una lira, perché aveva eroicamente scelto di lasciare un remunerativo lavoro a Genova (?) per tornare ad insegnare sui banchi di scuola, NON pagato, ma rispondendo ad una accorata richiesta epistolare dei suoi ex-alunni, che gli chiedevano di tornare tra loro. Ma, non percependo stipendio, poteva permettersi solo l'affitto della sotto-canonica.
Terminata la parte straziante del sogno, faceva quindi il suo ingresso trionfale il Disagiato, che era una mezza via tra Elvis Priestley, Jim Carrey, con il sorriso di un gatto sornione, ma era di poche parole. E portava una giacca di pelle nera.
Fine del sogno.
Ah, no, dimenticavo: la stanza era anche piena di amici loro che mi stringevano la mano dicendo che ero una delle loro blogger preferite. Ok, questo dettaglio non c'è bisogno dello psicanalista per analizzarlo.
Beh, inutile stare qui ad analizzare il significato del treno (LUNGA attesa) e delle molte salite (che implica anche le molte discese, quindi).
RispondiEliminaGrazie per l'ingresso trionfale. Hai creato una prima volta ;)
Prego, riferirò al mio inconscio malato!
RispondiEliminaInconscio malato, non so, di certo Tinni hai un inconscio divertente, mi ha fatto molto ridere questo tuo sogno. :D
RispondiEliminaSì in effetti è stato uno di quei sogni dopo i quali ti risvegli in allegria!
RispondiEliminaEcco, allora, cosa devo fare? Smentire tutto categoricamente? No, magari no: magari hai indovinato anche la verità, chi lo sa...
RispondiElimina...cioè...mi vuoi dire che vivi in una canonica PER DAVVERO?? O che DAVVERO la tua fidanzata è portoricana?? O che DAVVERO il Disagiato è un incrocio tra i due sopra-citati attori???!
RispondiElimina(che poi Elvis mica è un attore)
RispondiEliminaChissà, chissà... Non voglio negare magia e incantamento al tuo sogno, non voglio proprio.
RispondiEliminaNo, infatti io non lo voglio sapere per davvero...mi piace immaginarti così, al freddo e al gelo nello scantinato della chiesa..!
RispondiEliminaBeh, secondo me c'è del vero: il Disagiato probabilmente è una rockstar (forse più tendente a Morrissey che a Elvis) mancata, mentre per lo Scorfano l'insegnamento è una vera e propria missione.
RispondiElimina@Plus1gmt
RispondiEliminaTi prego, in nome della nostra antichissima amicizia, non usare più la parola "missione" riferita a me, ti prego ;)
Ti restituisco il tuo vecchio disco, se mi dai ascolto...