Il tempo, a Roma, sembra srotolarsi in un angolino ai miei piedi, come un lungo metro da sarta che la mamma ti abbandona lì mentre poco distante fissa con gli spilli la stoffa all'imbastitura.
Roma ti lascia srotolare il metro, ti permette di giocarci, di allungarlo fino a vederne la fine; Roma se ne va spesso di là a prendere ago, filo, una cintura o un pezzo di stoffa, e in quegli interstizi di libertà ti lascia in mano quel tempo, quel lungo metro sinuoso che per un attimo è soltanto tuo.
Ed è così che, solo a Roma, trovo il tempo di srotolarmi in lunghissimi minuti di chiacchiere con un'amica che non vedo da tempo: e sono chiacchiere che hanno un sapore diverso, un sapore che resta a lungo in bocca, una sapienza che il tempo della vita di tutti i giorni non conosce.
Ed è anche così che, solo a Roma, mi ritaglio il mio pezzettino di metro per fare "le cose che fanno i turisti": entrare ad una mostra trovata per caso, camminare a piedi scalzi nella sabbia di Ostia con il temporale laggiù in arrivo, fotografare un arcobaleno o sperimentare nuovi gusti e abbinamenti di gelato.
Il tempo di Roma è un tempo diverso, inspiegabilmente felice, vergine.
Il tempo di Roma mi fa venire voglia di ritagliare pezzi di scontrini, biglietti del cinema e del teatro, cartoline e fotografie, e di incollarli in bell'ordine nelle pagine del diario.
Bentornata online sul tuo blog.
RispondiEliminaIl tempo di Roma, per me che ci vivo durante l'anno, è fatto anche dei minuti trascorsi all'interno delle autovetture incolonnate, finestrini aperti e sguardo che cerca il dettaglio tutto all'intorno, ma sempre attenti a non lasciarsi prendere il posto nella colonna dal furbetto che stringe da destra o sinistra.
Il tempo di Roma è anche quello davanti alla cassa del fornaio o del pizzicarolo (o pizzicagnolo, emporio di alimentari) e vedere la signora dai capelli bianchi e dal fare esperto che ti si piazza davanti superando tutti gli altri.
Il tempo di Roma è anche capire che la nuvola nera che incombe sulle nostre teste è soltanto di passaggio, davvero solo il tempo di uno scroscione e poi, dopo pochi minuti, gentilmente lascia il posto di nuovo al sole gentile.
Marcolino