MOLTEPLICI INIZI.


A proposito di:

interculturalità - scuola - letture - frivolezze - risparmio - poesia - creatività - viaggi - pande - giardinaggio ... e bizzarrie varie.

venerdì 28 settembre 2012

(breve) Elenco di cose

che mi fanno venire voglia di amare l'Essere Umano.


  • fuochi artificiali
  • rotatorie (specie in una circostanza particolare: c'è un momento esatto e preciso, infatti, in cui tu ti stai immettendo nella corsia di destra e in questo momento c'è anche di solito un sacco di traffico - poniamo siano le cinque e quaranta di pomeriggio - e ad un certo punto arriva una macchina - magari anche grossa, anzi meglio - che ti si affianca sulla corsia di sinistra e ti impedisce quasi completamente la visuale e ti verrebbe allora da mandare tutti a quel paese retromarciare e via per qualche strada secondaria e invece no, perché qualche istante dopo quel certo punto capisci che l'auto alla tua sinistra - lei - vede bene il resto della rotatoria e presumibilmente è anche, in quanto auto grossa, dotata di un solido senso di possanza e prepotenza personale, e allora che fai? - allora decidi che ti affidi a lei, e se lei rombando avanza e rompe la linea immaginaria della timidezza tu, senza vedere, senza guardare, facendoti piccola e veloce al suo fianco, protetta ed amica come quei pesciolini minuscoli che si vedono sempre nei documentari marini e che vivono a bordo delle balene e in cambio puliscono le loro schiene, avanzi ed entri anche tu e in un batter d'occhio - nonostante il traffico delle cinque e quaranta - sei a destinazione)
  • lacrime da corsa (ovvero non quelle solite, ma quelle in motorino, la sera, nelle prime propaggini dell'autunno, quando caricata dietro alle spalle di un amico ti sporgi per gridargli qualcosa all'orecchio e il vento invidioso e frizzante vi costringe a piangere, in due, ma senza dolore)
  • occhi e mani dei bambini che - su invito del genitore grande e buono - pagano alle casse dei negozi allungando fieri e timorosi monete che per un attimo soltanto non sono più grandi e più pesanti di loro
  • formicolio e presa di coscienza della mano che si addormenta appoggiata sopra ad un lembo di pelle o di corpo altrui e, saltando rimbambita dal sonno al dormiveglia, ridisegna poco a poco i suoi contorni e digerisce la sua nuova e sempre vecchia corporeità capendo che, no, questa volta non è sola
  • prestiti e restituzioni (di libri, vestiti, automobili e sorrisi).

(..suggerimenti per allungare la lista, voi, ne avete?)

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