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lunedì 15 settembre 2014

I libri - quarto episodio

Mi puzzano le mani di pesce sulla immacolata mac-tastiera, ma ci tenevo ugualmente a far riemergere alla luce del neon di cucina tutto quel periodo fricchetton-solidal-panteista che ha caratterizzato gli ultimi passi di Tinni lungo il viale del liceo.
Convinta di cambiare il mondo a suon di volontariati in Brasile e di boicottaggi di prodotti Nestlé (e ancora oggi - muffita ai lati, ingiallita al centro - campeggia sul lato destro del freezer di casa dei miei la famigerata lista che avevo compilato in uno di quei fecondi pomeriggi idealistici e che titola magistralmente "non comprate più:" - con seguito di capitalistiche marche sfruttatrici dei deboli. Chissà poi perché i genitori non si sono mai decisi a toglierla... del resto non si sono mai nemmeno decisi ad obbedirla), trascorrevo i margini del tempo che le versioni e le equazioni mi concedevano ad ascoltare a ripetizione canzoni tipo questa e a leggere, in ordine sparso, i libri di Paulo Coelho e di Andrea De Carlo (oltre che l'immancabile No logo di Naomi Klein, dal quale avevo trafugato la di cui sopra lista).
Lagnosi ed utopistici quanto basta, mi fanno un po' vergognare - ora - ma anch'essi, certamente, mi hanno reso - un po' - la persona (lagnosa e utopistica?) che sono.

2 commenti:

  1. A volte anche i percorsi accidentati ci rendono migliori. Soprattutto quelli. :-)

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  2. Pensa, io ho avuto la fase no logo al biennio, mentre al triennio ero diventata teocon. Poi son guarita eh! E comunque sto aspettando con ansia la fase Malaussène.

    Niculet

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