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domenica 5 settembre 2010

Cosmo (siamo tutti una rete) - recensione

Che un programma televisivo ti faccia sentire fiero di far parte della medesima società, cultura e nazione che lo ha prodotto è una cosa che, in Italia, non accadeva, almeno per quanto mi riguarda, più o meno dai tempi di questo.
Ebbene, ieri sera, dopo milioni di anni che non lo facevo, mi sono messa davanti alla televisione e ho visto - quasi senza addormentarmi mai, cosa più unica che rara - Cosmo, un programma di divulgazione scientifica mandato in onda da RaiTRE (ma guarda un po').
La trasmissione è condotta da un giornalista, Luca De Biase, insieme ad un team di giovani, ciascuno esperto in una branca diversa del mondo della scienza. La formula è molto moderna, e non ha nulla a che vedere con ciò a cui il barboso termine "documentario scientifico" ci ha abituati, per lo meno in Italia: ogni tema occupa non più di dieci minuti di servizio e 'dibattito', in modo che nessun telespettatore, manco il più assonnato, abbia il tempo di annoiarsi. Per servizio si intende una piccola introduzione, fatta soprattutto di domande, a cui segue un filmato (che ho letto essere prodotto e creato da loro, salvo eccezioni debitamente indicate), girato in modo molto dinamico, che descrive il problema o la situazione, e poi un rientro in studio in cui si conclude, sempre in maniera molto aperta e dubitativa, e si passa, per associazione di idee, al tema successivo.
La formula, come ho maldestramente cercato di illustrare, è molto vivace e giovane, ma non è questa la cosa che regala al telespettatore (o quanto meno a me) gli attimi di maggiore eccitazione: quello per cui vale la pena davvero guardare (anche in podcast, se il sabato sera si è fuori a fare le ore piccole) questo programma sono i contenuti.
Vi farò capire meglio quello che intendo elencando alla rinfusa alcune cose di cui si è parlato ieri sera: si è iniziato con un servizio sulle nuove tecnologie che permettono ai disabili (in stile Pistorius) di avere arti praticamente uguali a quelli naturali...e fin qui, direte voi, nulla di particolamente emozionante...ma poi, al secondo posto, viene fuori la domanda: ma cosa significa veramente normalità? e in campo sessuale?..e parte un servizio su tutte quelle forme di identità sessuale che non possono essere definibili né maschili né femminili, come i transgender o gli intersessuali, con riferimenti, davvero sconvolgenti per chi non ne sapeva nulla come me, ai primi stadi della vita, ovvero all'infanzia. E tracchete uno.
Si è poi parlato di obesità nei bambini, con i possibili rimedi, e di bambini-geni, con alcune interviste da gelare il sangue a piccoli superdotati di cui viene spontaneo domandarsi il reale grado di felicità; è poi seguito uno spezzone dedicato ai rischi sismici della nostra penisola: e che c'è di nuovo? direte voi, MA con particolare attenzione ad un centro di cui probabilmente il telespettatore medio ignorava pure l'esistenza, ovvero la zona rossa dei Campi Flegrei, vicino Napoli.
E poi ancora scimmie (un'altra cosa per cui vale la vita vivere...ne vorrei tanto una a casa con me!!), confronto tra la loro intelligenza e quella dei bambini, erosione delle spiagge, computer per l'Africa e da ultimo, dulcis in fundo, ti buttano lì la domanda: ma i bambini erano davvero meglio allevati nel passato? Dopo un breve accenno al fatto che una volta, "nel buon tempo andato", i figli manco mangiavano coi genitori e nessuno giocava o si interessava davvero di loro, viene porto al destinatario un video girato a Milano: una famiglia composta da mamma, mamma, figlio1, figlio2, figlia3 e gatto. Davvero ben girato e articolato, con immagini di vita quotidiana molto tenere (del tipo, al rientro in casa: "Ciao mamma-Giuliana!", "Ciao mamma-Luisa!"), le voci dei bambini in primo piano, e nessun tipo di giudizio sotteso, come in tutti gli altri servizi. Solo immagini e dati.
Insomma, non sono molto a mio agio con le recensioni e i riassunti, ma Cosmo mi ha davvero impressionato per l'onestà intellettuale, la novità dei temi e la semplicità con cui sono trattate questioni socialmente spinose: GUARDATEVELO, (almeno finché il Grande Fratello RAI non lo oscurerà.....), vi assicurerà di certo una serata da un, due, tre, via.

4 commenti:

  1. ciao! sono una del gruppo di cosmo (sono silvia, l'amica di paola, quella che lavora a radio3 scienza).
    grazie per l'entusiasmo e speriamo che tu non sia da sola a pensarla così!
    quella era una puntata pilota: a quanto ho capito gli ascolti non sono stati un granché e non è detto che proseguiamo. adesso stiamo aspettando che le alte sfere ci dicano...
    insomma, incrociamo le dita.
    grazie ancora (accipicchia che recensione!),
    silvia bencivelli

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  2. Accidenti, che onore poter vantare addirittura un commento da parte di una delle conduttrici...per una che ha aperto il blog da meno di una settimana devo dire che fa una bella scena!
    Mi fa molto piacere leggerti, e mi auguro davvero che le alte sfere vi diano l'ok a continuare... dai dai dai!
    p.s.: ma che ti diceva Totti mentre vi riprendevano insieme???? (la stima del mio ragazzo romanista nei confronti tuoi e del programma è salita in modo esponenziale al momento di quella scena!! eh eh eh)

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  3. segreto, segreto...
    (comunque il conduttore era luca de biase, non io).

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  4. Grandioso: dopo "il mistero delle parole dette da Materazzi a Zidane prima della testata", il "mistero delle parole dette da Totti a Silvia Bencivelli prima della puntata".

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