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martedì 7 settembre 2010

Scuola: c'è chi sta (molto) peggio dei precari

C'era una volta, una quindicina di anni fa, una ragazzina in età da liceo che, tutto ad un tratto, aveva capito cosa voleva fare della sua vita: non la ballerina (troppo tardi, e, soprattutto, caviglie troooppo grosse!), non la veterinaria, non la cantante, come aveva fino ad allora pensato, ma l'insegnante. Si era infatti accorta, nel corso dei suoi studi, di quanto le piacessero le materie che affrontava e in particolar modo di quanto le piacesse spiegarle ai compagni, e vedere piano piano accendersi nei loro occhi quella scintilla che prima aveva scoperto in lei. Decise quindi di scegliere una materia in particolare e, dopo un pianto isterico alla notizia che fosse uscito - contro le previsioni - latino alla versione di maturità, capì che il greco era meglio della matematica, almeno dal punto di vista del suo cuore, e si iscrisse a lettere classiche. 
L'università la entusiasmò e le permise di approfondire tutto ciò che amava: si laureò pienamente in corso alla triennale e, durante i due anni di laurea specialistica, fece i salti mortali per poter conseguire il titolo entro luglio (i.e. la prima sessione possibile), perché aveva saputo che solo i laureati entro quella sessione potevano iscriversi alla famigerata e celeberrima SSIS. E che cos'era questa scuola dall sigla stilosa a cui lei mirava ad entrare (tramite concorso a numero chiuso?): la Scuola di Specializzazione per l'Insegnamento Superiore era una scuola di durata biennale che, dalla fine degli anni 90, era necessario seguire per poter acquisire l'abilitazione all'insegnamento, di qualunque materia, nelle scuole medie e superiori, e per poter quindi accedere alle graduatorie per l'assegnazione dei posti a scuola. Molti altri suoi amici più grandi l'avevano seguita: nessuno era particolarmente entusiasta, però - pensava la nostra eroina - nessuno di loro era neppure entusiasta dell'idea di andare ad insegnare, quindi il loro parere non contava molto: come la maggioranza della gente che usciva da lettere, quasi nessuno ammetteva di avere voglia di insegnare, ma, in mancanza di altri sbocchi, finivano comunque tutti ad ingrossare le fila delle SSIS (l'esame di ingresso era in realtà una formalità). Va inoltre specificato, a onore di cronaca, che la nostra amica aveva addirittura dovuto inserire nel proprio piano di studi degli esami extra per poter avere accesso all'esame di ingresso alla SSIS: nel momento del passaggio da vecchio a nuovo ordinamento, infatti, i requisiti per l'ingresso erano stati mal modificati (solo ora, dopo più di 6 anni dal passaggio, questa falla del sistema è stata sanata) ed era quindi necessario aggiungere esami in più per poter essere al pari con quelli laureatisi con il vecchio ordinamento.
La nostra eroina arrivò comunque al giorno della laurea: tutto andò nel migliore dei modi, visto che lei era pure brava e non aveva mai preso un voto inferiore al 30, e la nostra neo-laureata si prese una settimana di pausa prima di cominciare a prepararsi per l'esame SSIS. Cosa successe in quella settimana? IL MINISTERO ABOLÌ LA SSIS.
Sì, avete capito bene, la SSIS fu chiusa, impedito l'ingresso di nuovo studenti e al suo posto fu istituito...... niente. NON fu creato nessun sistema alternativo di reclutamento, nessuna graduatoria provvisoria, nessuna scuola/master/corso di ipnosi che potesse condurre al conseguimento dell''abilitazione, che, però, continuava ad essere necessaria per l'ingresso nelle graduatorie.
Di quel che fece la nostra amica a questo punto non interessa più; come migliaia di altre persone, trovò degli impieghi alternativi, ma non abbandonò mai i suoi sogni legati all'insegnamento (specie quando incontrava professori stanchi del loro lavoro, svogliati e bravi solo a demolire in blocco gli studenti di oggi). Quello che ci interessa invece affermare, è che la nostra amica si laureò nell'estate del 2008: da quel momento, fino ad OGGI, nulla è stato migliorato o modificato. Ancora oggi, i laureati in materie come matematica, fisica, storia, filosofia, italiano, latino, geografia che desiderano insegnare, NON possono fare nulla; non c'è per loro nulla, nemmeno un concorso difficilissimo in cui passano una persona su un milione, nemmeno un'estrazione del lotto. NON si può più insegnare.
E perché? Perché i posti sono pochi e la gente nelle graduatorie tantissima, quindi non vale la pena immettere "sangue nuovo". Il risultato? Gli insegnanti saranno sempre più vecchi rispetto ai loro alunni, e tutte le generazioni di laureati tra il 2008 e il 2010 verranno esclusi a priori, NON perché non sono stati abbastanza bravi in una prova, NON perché hanno avuto un peggior curriculum, ma così, perché sono capitati a laurearsi proprio in quel periodo li.

Io lo so che il paese ha tanti problemi, che c'è la crisi eccetera eccetera; però so anche che nessun TG ha mai parlato di questa faccenda, e anche nessun giornale: si parla sempre dei precari (ovvero quelli che hanno finito la SSIS e sono in attesa di un posti fisso nelle loro belle graduatorie), ma non si tiene conto del fatto che almeno ai precari una possibilità è stata data, mentre A NOI, NO. Qualcuno, sul proprio blog, ha già parlato di questo problema in modo esauriente, ma io credo che in casi di ignoranza dell'opinione pubblica come questo le parole non siano mai troppe.
Ma a voi pare normale che uno si laurei in medicina con il massimo dei voti e poi gli dicano: no, non può accedere a nessuna specializzazione, o che si laurei in giurisprudenza e gli dicano: no, mi dispiace, non può fare l'esame da avvocato....io capisco che se i posti sono pochi, l'esame sarà più duro, ma, cavoli, vorrei almeno PROVARE a sostenerlo!

7 commenti:

  1. Carissima Tinni, vorrei solo aggiungere a questo tuo bel post che la Mary Gelmy ha fatto un decreto per l'attuazione del TFA (Tirocinio Formativo Abilitante; http://www.miur.it/Miur/UserFiles/Dossier/Formazione%20Insegnanti/Tirocinio.pdf)Nota bene che l'apertura del detto tirocinio, che dovrebbe sostituire la SSIS, "è subordinata alla
    previsione annuale di esigenze di personale a livello regionale"
    Campa insegnante, che la graduatoria si svuota, insomma...

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  2. Si, mia cara, in realtà avevo avuto notizia anche di questo, ma visto che ancora di 'sto TFA non c'è un inizio concreto e un regolamento previsti, ai miei occhi vale zero. Anzi, mi fa solo incavolare di più, perché mi sembra di essere il topo con il gatto....

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  3. tristezza infinita... Ho una domanda: leggendo il link di Ipazia ho visto che questo test avviene a settembre e non a gennaio come si diceva qualche mese fa...Questo significa che almeno fino al settembre 2011 ancora niente all'orizzonte per noi? E' un peccato, considerando che nel 2012 è prevista la fine del mondo.

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  4. Comincio a pensare che la fine del mondo del 2012 possa essere SERIAMENTE messa in connessione con la riapertura del reclutamento insegnanti: come si suol dire: "prima che la Gelmy faccia partire il decreto, fa in tempo a cascare il mondo..."

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  5. Non mollare, però. Noi, insegnanti ormai quarantenni, abbiamo bisogno di voi. Ciao

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  6. Ma CERTO che non mollo...o, almeno, ci provo...! Grazie mille di aver letto e commentato!!

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  7. A volte penso Tremonti e la Gelmy ci sperino proprio, che nel 2012 arrivi la fine del mondo...
    Sai quanti problemi risolti?

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