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lunedì 14 marzo 2011

Monologhi interiori

... Voi parlate mai con voi stessi?
Cioè, mi spiego meglio: al di là dei momenti cruciali della vita in cui uno si trova ad interrogarsi mentalmente su cosa è giusto o non giusto fare, o al di là delle banali imprecazioni quotidiane che uno si auto-lancia per aver preso una buca a velocità troppo elevata in bici, o accorgendosi di aver indossato due calzini diversi, o ancora quando ti scotti la lingua assaggiando la minestra che poi lo sai che per tutto il pasto non riuscirai a goderti nessun sapore però avevi fame e fretta, insomma, al di là di questo, voi vi parlate (ad alta o a mezza voce), durante il giorno?
Io sì. Di solito uso però un linguaggio molto omerico in quanto formulare. La cosa che mi dico in assoluto più spesso (e già dai tempi dell'un due tre via era probabilmente diagnosticabile un problema psichico di fondo) è allora, due punti, lettera maiuscola.
Fermi, fermi, lo so anche io, che dopo i due punti non ci vuole la maiuscola, ma nella formula, come ben sanno gli omeristi, non tutto deve per forza tornare dal punto di vista del senso: quello che conta è la tradizionalità, il suono, il ritmo, la ripetitività, la posizione metrica, il messaggio di base veicolato da essa. Questa formula la uso quando devo o programmare qualcosa che sto per fare, o ricapitolare cosa mi manca da prendere prima di uscire da qualche posto, o ancora quando riassumo sotto una certa etichetta o categoria alcuni elementi avvenuti durante la giornata (le etichette più frequenti sono: minchiate sparate, figure di merda collezionate, mail dimenticate a cui non ho risposto). Prima di immagazzinare tali elementi mentalmente nel mio cervello, di solito, a mezza voce, mi scappa il "allora,due punti,lettera maiuscola".
Poi mi dico anche un sacco di altre cose simpatiche, però adesso devo correre a yoga e vi lascio nella saspens di scoprire quali altre vaccate pronuncio a me stessa durante la mia esilarante giornata. Nel frattempo, però, se avete anche voi un vostro linguaggio segreto formulare e non ci tenete a mantenerlo gelosamente privato, raccontatelo pure nei vostri commenti, che sono per me una quotidiana iniezione di autostima (come se ce ne fosse ancora bisogno) e allegria.

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