MOLTEPLICI INIZI.


A proposito di:

interculturalità - scuola - letture - frivolezze - risparmio - poesia - creatività - viaggi - pande - giardinaggio ... e bizzarrie varie.

sabato 7 maggio 2011

Vi ricordate

di questo resoconto?
Ebbene abbiamo una serie (o meglio, due) importanti novità da aggiungere alla storia.

Primo: pochi giorni dopo che vi avevo raccontato dell'occupazione, c'è stato un blitz della polizia sollecitata dalla Direttrice, che ha smobilitato tutto e condotto alcune persone per accertamenti al commissariato. Non potete nemmeno lontanamente immaginare, come conseguenza di ciò, nel tempo intercorso dal mio ingresso in biblioteca quella mattina e l'uscita per pranzo, in cosa erano stati capaci di trasformare atrio, cortile e corridoi gli studenti dissidenti rimasti 'salvi'. Miriadi, miriadi ed ancora miriadi di volantini ingiuriosi, immagini della Direttrice fotoscioppate con camicie delle SS naziste, decine di VERGOGNA dipinti sulle pareti e via discorrendo.
Il tutto si è poi lentamente volatilizzato nel restante intervallo tra il pranzo e la mia uscita serale, e nei giorni successivi è ricomparso pure il tavolino con la vendita (a CINQUE EURO, puntualizziamo) dei panini farciti a pranzo per sostenere i grevisti (l'occupazione era stata smobilitata, ma la grève ovviamente proseguiva - da NOVEMBRE 2010, per chi se lo fosse dimenticato).

Secondo: Ieri, quindi a circa due settimane dal termine dell'occupazione, ho saputo da una studentessa che i grevisti hanno ottenuto ciò che volevano. TUTTO. Contratto firmato, garanzia assicurata. E quando dico tutto, intendo proprio t-u-t-t-o. Vi basti sapere che, durante le lunghe contrattazioni, prima era stata loro proposta una regolarizzazione a tempo indeterminato, ma senza alcuni lavoratori, gli ultimi arrivati. E loro hanno detto NO. E, in un secondo momento ancora, sul piatto delle trattative era stata messa una completa regolarizzazione, MA non in qualità di dipendenti dell'ENS (ovvero dipendenti statali, con una serie di annessi privilegi), bensì come dipendenti di un ente privato che si occupa di ristorazione. E loro, ancora, NO.

Ora tutto è finito, hanno avuto ciò che chiedevano. Bene, Allegria.

La mensa, però, è ancora chiusa.

Si sussurra che lo sciopero sia prolungato in nome delle ingiuste regole che governano l'assegnazione delle camere ai Normalisti (i quali, sempre per essere precisi ed imparziali, percepiscono, dal primo anno di università, 1000 euro al mese in quanto anche loro dipendenti statali, ma, povere stelle, devono pagarsi la camera di tasca propria).

Un eddai,cazzo, lasciatemelo dire. E scusate la scurrilità.

6 commenti:

  1. La nostra è solo invidia: non è che i normalisti non devono scioperare solo perchè noi viviamo nel terzo mondo. Bravi loro e la loro grève che funziona!

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  2. può essere, Nico.... ma, ecchecavoli, adesso la mensa e il bar li potrebbero anche riaprire, no?????

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  3. Ah beh, sì, quello sì... ricordo ancora il panino con "dinde" e curry... (burp!)

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  4. sto ridendo come una matta in biblio per il ricordo ESILARANTE suscitato dal tuo BURP

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  5. Si, comunque lo ammetto: se fosse stato per tinni, saremmo ancora a lavorare 24 ore al giorno, senza contributi, dai 10 anni in su. Diciamo che non sono uno spirito rivoluzionario...

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  6. ahahahah! spirito Giappo! Vai Tinni, ti vogliamo così: rudilior! ;)

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