Mustafa ha nove anni e deve andare in quinta elementare, quinta B, come ci tiene a specificare.
Mustafa non dice mai grazie quando va via, ma in compenso ha due occhi luminosi che ridono appena mi vedono sbucare dalla porta per accoglierlo, come se ogni volta fosse una sorpresa, come se ogni volta meritasse un gioioso stupore.
Mustafa ha una voglia scura sul sopracciglio destro e un sorriso grande e una curiosità a dir poco ingestibile.
E' bello fare matematica (!) con Mustafa; a volte coloriamo insieme le torte che raffigurano le frazioni, rigorosamente io di rosa (perché è da femmina) e lui di azzurro.
Mustafa non dice grazie, mai, però stamattina, quando dopo venti minuti che stavo lì, gocciolante, a spiegargli perché per risolvere il problema Martina ha corso 8900 metri, ieri; se ogni giro di campo è di 400 metri, quanti giri di campo ha fatto ieri Martina? doveva usare la famigerata diviso (come la chiama lui), lui ha alzato la testa e con sincero stupore ha strabuzzato gli occhi ed esclamato accidenti, ma Martina ha corso tantissimo!, ecco, stamattina, con quel suo stupore sincero, Mustafa mi ha regalato la prima, sentita, scoppiettante risata della giornata.
Quindi sono io che ho detto grazie a lui.
Nessun commento:
Posta un commento