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lunedì 17 ottobre 2011

Teatrini

E quando tu preghi, non essere come gli ipocriti, perché essi amano pregare stando in piedi nelle sinagoghe e agli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini; in verità vi dico, che essi hanno già ricevuto il loro premio. Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta, chiudi la tua porta e prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà pubblicamente. 
Mt 6, 5-6.


Mi è sempre piaciuto entrare nei negozi, negli uffici pubblici, nei luoghi aggregativi in genere, entrare, fare quello che devo fare - comprare chiedere dare ricevere - e poi uscirmene aggiungendo ai soliti convenevoli di rito, a quelli masticati e sputati come un nocciolino di ciliegia, aggiungere un mio, personalissimo, buona giornata.

Mi è sempre piaciuto perché mi diverte stupire il cassiere o il negoziante con questo guizzo imprevisto, mi piace sollecitare la sua sonnolenza di routine e vedere cosa mi risponderà, mi piace vedere nascere un sorriso mezzo abbozzato sotto le occhiaie e il trucco e alzarsi il sopracciglio anche solo per un istante. Anche di quegli istanti si illumina la mia giornata.

Ma mi piace soprattutto perché, per quell'istante, gli occhi opachi che mi guardano mi esprimono riconoscenza; perché, per quell'istante, da quello sguardo ignoto vedo una me che vince, che ce l'ha fatta, anche stamattina, ad espandere simpatia; perché, proprio in quell'istante, proprio grazie a quello sguardo incuriosito, mi sento viva.

E allora mi chiedo se, in realtà, tutto questo teatro dell'assurdo che è la vita non sia in effetti nient'altro che questo: un incontro di solitudini che si dicono buona giornata l'un l'altro per sentirsi vivi, per sentirsi simpatici, per sentirsi bla. E alla fine non gli va mica male, al negoziante che si trova in negozio Tinni di prima mattina. In cambio di uno sguardo assonnato, si mette in tasca un buona giornata imprevisto.

E dunque non ci resta che continuare la farsa dei buona giornata sperando di incocciare in qualche altra solitudine che cerca conferme stuzzicando la routine altrui, e ci volevo mettere pure il punto interrogativo in questa frase ma alla fine penso non ce ne sia bisogno, è proprio così e basta.

Pertanto, buona giornata a tutti voi, amici vicini e lontani.

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