Dal momento che il mio passato post in lode e difesa dei Parrucchieri Cinesi rimonta come un salmone la corrente della classifica e guarda ormai al primo posto tra gli articoli più letti della - breve - storia di questo blog, continua a ricevere commenti e opinioni anche a mesi di distanze e raccoglie la più parte (eddai, lasciatemi fare sto francesismo che fa tanto poliglotta figa) delle parole di ricerca su google (questo però a pari merito con questo post al quale continuano a venir indirizzati i maniaci della peggior specie che si dilettano a digitare richieste su Google che non ripeterò per non essere nuovamente citata nella loro pagina di risultati ma vi assicuro fanno venire il voltastomaco), ebbene, dato tutto ciò, ho pensato di aggiornare la tematica raccontando l'ultimo episodio a cui ho assistito quando sono tornata dallo stesso per 'aggiustare il taglio' (espressione che ovviamente ho evitato di menzionare al parrucchiere, per non cadere in ulteriori confusioni linguistiche e traduttive: lo ripeto a chiunque voglia provare l'esperienza cinese; MI RACCOMANDO portate foto, non cercate in nessun modo di spiegarvi a voce, immaginatevi se a voi un cinese provasse a spiegare un taglio...capireste?).
Arriviamo al dunque.
Mentre me ne stavo con la testa comodamente appoggiata sul lavandino dove una cospiratrice comunista mi avvelenava la cute con misteriosi prodotti a base di scorie di Fukushima e sushi avariato, ho assistito all'ingresso di una balda bolognese fighetta che veniva per una messa in piega. Era probabilmente la sua prima volta, perché, come accade a tutti quelli che entrano in questi posti for the first time, si guardava intorno spaurita, in cerca di sguardi occidentali di conferma, e cercava a tutti i costi di instaurare una conversazione di più di tre parole con il Cinese che la accoglieva, rimanendo ovviamente frustrata.
Ma poco importa se era o no la sua prima volta. La ragazza viene invitata a sedere presso il lavandino, le vengono bagnati i capelli e, un attimo prima che cominci il lavaggio, quella si raddrizza e dice, con una voce supplichevole ma ferma: mi scusi, posso darle il mio shampoo che ho portato da casa?
Cosa ho pensato io, che sono buona e amo l'umanità, nonostante tutto? Che la povera fanciulla:
a) fosse affetta da un'incurabile malattia della cute, che la obbligasse, dalla tenera età, a fare uso di specifici prodotti, costosissimi e reperibili solo oltreoceano, per evitare che la pelle della testa le si staccasse tipo lucertola che si squama.
b) fosse nata con una congenita malformazione del capello e che per questo, al posto del comune shampoo, dovesse usare, per evitare che, al contatto con il sapone, la chioma prendesse un colore fosforescente, una miscela di sabbia e schiuma da barba.
c) fosse gravemente allergica ai tensioattivi contenuti nello shampoo, con conseguenti crisi d'asma da contatto e bolle pruriginose e verdastre sulla cute.
d) credesse nelle miracolose proprietà di una pianta grassa raccolta in Papua-Nuova Guinea e che il capo tribù locale le aveva donato al termine del suo ultimo viaggio laggiù, e dalle quali radici si otteneva appunto uno shampoo ecologico dalle capacità magiche e curative.
Ma no, ovviamente la balda giovine non era affetta da nessuna di queste patologie.
Eccovi in diretta l'immagine del peculiare e specifico prodotto che si era portata da casa per sostituirlo con i misteriosi impacchi cinesi:
Addirittura quello per CAPELLI NORMALI?!
RispondiEliminaAlmeno avesse usato il Fructis hennè: "ci vogliono tanti MARRONI per fare i capelli della mia mamma".
Fra parentesi: il Fructis è pessimo. Lo uso per lavarmi la frangia tutte le mattine. Se me la lavo tutte le mattine un motivo ci sarà...
E il PerfidoComunista cos'ha fatto?
RispondiElimina(Io, per dire, le avrei fatto una Perfida e Microscopica Rasatura a forma di falce e martello proprio lì dietro alla testa dove è difficilissimo guardarsi anche con l'aiuto di un altro specchio)
purtroppo il perfido comunista non ha battuto ciglio e, con un'estrema nobiltà interiore, ha shampato la balda senza colpo ferire. Però la tua idea è perfidamente geniale e non mancherò di divulgarla il più possibile.
RispondiEliminaAhahahahaha!!!!! che geniaccio! ma che pensava le potesse mai capitare con uno shampoo? che le diventassero i capelli tutti neri neri e lisci lisci??
RispondiEliminaarrivo in ritardo, ma girando su internet mi sono imbattuta in questo blog. pe run esame universitario stiamo svolgendo un'indagine proprio sui parrucchieri cinesi.se ci siete stati almeno una volta (ma a quanto pare sì!)saremmo felici di ricevere la vostra opinione ( se riuscite a girarlo anche ad amici e conoscenti è ancora meglio!) compilando il questionario che trovate seguendo il link. la vostra opinione è importante!!GRAZIE MILLE
RispondiEliminahttps://docs.google.com/spreadsheet/viewform?formkey=dDlmX0NTRHJiU2ZCNFRvYVZhZ05ncFE6MQ