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giovedì 16 febbraio 2012

Tutte le direzioni

C'è stato un tempo in cui il cartello stradale tutte le direzioni con freccia annessa lo avevo visto solo in luoghi remoti e lontani, e già allora mi aveva lasciato perplessa ed interdetta.

Poi è arrivata la grande Coop di Castelvetro - evento la cui portata socio-economica su scala locale può esser paragonata agevolmente a quella dell'invenzione della macchina a vapore - e, all'uscita del macsi parcheggio ad essa preposto, un bel giorno ha fatto la sua comparsa lui, il famigerato cartello tutte le direzioni  (con freccia a destra).

E così, da esperta conoscitrice della mappa stradale dei dintorni, ho potuto riflettere in piena autonomia sul senso e sull'utilità pratica di quella fastidiosa indicazione.

Perché - io mi chiedevo - come accidenti è possibile che a destra si vada in tutte le direzioni? E, a sinistra, cosa resta? Il vuoto cosmico? Il nulla de La Storia Infinita? Il lupo cattivo? E chi abita in quelle case lì, quelle sulla sinistra, deve comunque svoltare a destra per tornare dalla mogliettina o dal papà? Da quando in qua per dirigersi verso Reggio mi tocca svoltare in direzione Bologna? Ma, soprattutto, chi è che decide di piazzare una cartello del genere in un incrocio? C'è un ufficio-cartelli-tutte-le-direzioni provinciale? O regionale, forse?



Lo trovavo, insomma, una gran presa per il culo (cit.). E quello della Coop di Castelvetro non fa eccezione, intendiamoci: dice di svoltare a destra, ma a sinistra, che io sappia, ci sono un sacco di cose simpatiche che meriterebbero di essere annoverate a pieno titolo tra le 'direzioni': c'è il maneggio, il ponticello che aprono per la sagra dell'uva così si taglia il paese e si va diretti verso Levizzano, c'è l'unico, glorioso, bedenbrecfast, c'è la stradina bianca per Villabianca (appunto), c'è la lavanderia self service (mai visto dentro anima viva, ma forse è anche colpa di quel dannato cartello, poverina), ci sono un bel po' di case di privati cittadini e poi c'è il Torrente Guerro. Ecco. Uffa.

E mentre scrivo queste irriverenti ma combattive considerazioni, mentre mi adopero per restituire a questi luoghi un pizzico della dignità che spetta loro, mi rendo conto che tutto questo astio verso quel cartello e verso la sua stupida, banale, limitatezza, altro non è che un fastidio esistenziale ben più ampio.

Perché è vero, accidenti, che a volte per andare a sinistra ti tocca svoltare a destra, e lo sai bene, mentre lo fai, che non è certo la strada più breve, ti rendi conto che non ti viene naturale, che fa pure un po' male, lì da qualche parte in una zona del corpo che qualcuno chiama cuore. Lo sai bene e una volta o l'altra farai pure la mattata di provarci lo stesso, ad andare a sinistra per davvero. Però sai anche che sarà inutile.

Ché quelli che li piazzano, i cartelli tutte le direzioni, sanno il fatto loro, e a te, quando esci dalla Coop a fine giornata con le borse della spesa sul sedile del passeggero come compagnia silente di un tramonto in mezzo alla neve, a te non resta che mettere la freccia (sempre) e assecondarli. E al Torrente Guerro, in effetti, ci si arriva anche da là.

2 commenti:

  1. C'è un errore lessicale, scusami.

    La lavanderia è selservis.

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  2. Io penso che anche i cartelli "tutte le direzioni" hanno uno scopo nella vita degli esseri umani che hanno la fortuna di affrontarli da seduti dentro la propria autovetturina oppure a piedi, sbuffando per i chilometri percorsi corsettando: sono enigmi filosofici che pongono l'interlocutore davanti la propria vita.

    Simili a proponimenti dell'oracolo fanno pensare come in effetti ti hanno fatto pensare, ci pongono davanti un ostacolo concettuale che attende di essere dipanato e risolto.

    Se poi come forse avviene la maggioranza delle volte per semplificarsi la vita una persona sceglie di rinviare la risposta va bene lo stesso, tanto prima o dopo, al kairos di ognuno, il cartello non farà a meno di ripresentarsi.

    E ci chiederà: sei pronto o non sei pronto a scegliere la tua strada da solo, in piena autonomia e coscienza, in personale esperienza e conoscenza, senza che ci sia un cartello come me ad indicartela?

    Si, sai, perchè (suggerirebbe il cartello) le strade e le svolte vissute di persona con scelte consapevoli hanno un sapore speciale che un cartello non ti potrà mai dare. E soltanto loro ti rimarranno alla fine.

    "Tutte le direzioni" sono per tutti, per te esiste una direzione speciale, che solo tu conosci.

    Buona giornata.

    Marco

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